Elaborato il primo indice in grado di misurare la felicità, in base ai vari fattori che la caratterizzano: lo studio dell’Istituto Piepoli per Udicon.
Una ricerca dell’Istituto Piepoli per Udicon analizza il concetto di felicità, andando oltre i parametri economici, focalizzandosi su relazioni, salute e stabilità emotiva, elaborando il primo indice che misura questo particolare sentimento determinato da vari fattori. Scopriamo, nel dettaglio, lo studio.
Nasce il primo indice che misura la felicità
La felicità è stata, per tanto tempo, considerata un sentimento astratto e, al tempo stesso, soggettivo, che, però, ora potrà essere misurato mediante un nuovo indice elaborato dall’Istituto Piepoli per Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori).
La ricerca, condotta nel corso del mese di febbraio 2025, si è avvalsa di un campione rappresentativo della popolazione italiana, al fine di individuare i fattori determinanti alla base del benessere percepito.

Secondo quanto emerso dallo studio, il 37% degli intervistati si definisce “molto felice“, mentre il 26% dichiara di non esserlo affatto. Il restante esprime una posizione intermedia tra i due poli.
La felicità, inoltre, subisce dei cambiamenti con l’età: i giovani tra i 18 e i 34 anni – infatti – risultano più entusiasti, in quanto animati da progetti futuri e a lungo termine, mentre gli over 54 esprimono, invece, una serenità più pacata ma – al tempo stesso – più stabile, in quanto meno sottoposti a pressioni lavorative.
Solo il 13% degli intervistati collega la propria felicità alla sicurezza economica, nonostante proprio l’instabilità economica sia tra le principali fonti di infelicità, alimentata, ulteriormente, dai problemi di salute e familiari.
Un sentimento che nasce dall’equilibrio interiore
L’analisi del concetto di felicità può essere rintracciata, nello specifico, nella filosofia antica e nelle scienze moderne.
Aristotele, ad esempio, già nel IV secolo a.C., faceva una distinzione tra felicità edonica — momentanea e legata al piacere — ed eudaimonica, cioè profonda e duratura, che derivava, in sostanza, da una vita virtuosa.
A tale visione, si collega lo studio “Mistery Experiment“, condotto dai ricercatori di Vancouver e Turku, mediante il quale è sottolineato come il gesto del dono provochi una felicità profonda, in grado di superare l’effetto effimero legato, invece, al consumo individuale.
Secondo Martin Seligman, fondatore della psicologia positiva, la felicità si fonda su cinque pilastri: emozioni positive, impegno, significato, successi e, soprattutto, relazioni positive.
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ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2025 15:07